La lavorazione dei metalli

Dai gioielli d’oro alla fusione delle campane

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Da secoli oro, argento e rame, ma anche ferro e bronzo vengono sapientemente lavorati nelle botteghe di artigiani e artisti.

La prima tappa del nostro itinerario sulle tracce di quest’arte è un borgo della provincia di Piacenza: Grazzano Visconti. A partire dalla seconda metà dell’Ottocento alcuni artigiani di Grazzano si specializzarono nella lavorazione del ferro, tanto da attirare l’attenzione del conte Giuseppe Visconti di Modrone che richiese loro di collaborare alla costruzione di un suggestivo borgo in stile medievale. Situato attorno all’antico castello di Grazzano, nel tempo il borgo è diventato l’attrazione principale della località.

Spostandoci in direzione sud, a una quarantina di chilometri da Reggio Emilia troviamo Castelnovo né Monti. Qui le botteghe artigiane devono la loro fama a una tecnica molto particolare: la fusione delle campane, tramandata di famiglia in famiglia sin dal Cinquecento. Grazie al miglioramento delle tecniche di produzione, i maestri di Castelnovo e in particolare la Famiglia Capanni fondono ancora oggi il bronzo delle campane, destinate a molte chiese e monasteri del Nord Italia.

Infine rimanendo in provincia di Reggio Emilia, a Quattro Castella si può ammirare la produzione di gioielli d’oro molto particolari. Utilizzando la tecnica a sbalzo e l’incisione, gli artigiani riprendono per le loro creazioni i motivi decorativi della tradizione matildica, legata cioè all’epoca di Matilde di Canossa (1046-1115).

 

Ultimo aggiornamento 20/07/2021

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